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| Un'infiammazione della parte interna della membrana che ricopre le palpebre (che nel cavallo sono tre: superiore, inferiore e nittitante che scorre trasversalmente sul globo oculare quando il cavallo chiude l'occhio) prende il nome di congiuntivite. E' abbastanza comune nei cavalli che vivono in scuderia, specie se in luoghi angusti con scarso riciclo d'aria e elevata polverosità
Sintomi
La congiuntivite può essere catarrale o purulenta. Nel primo caso, che può avere anche un'origine traumatica (ossia essere causata da una botta), il cavallo lacrima vistosamente perdendo del siero abbastanza viscoso. Nel giro di poco tempo questa sostanza si secca macchiando il pelo lungo il muso. Il cavallo appare infastidito e reagisce con forza in presenza di luci intense. Quest'ultima reazione, però, può essere più o meno evidente anche a seconda della gravità del problema.
La congiuntivite purulenta è sostanzialmente un'evoluzione della forma precedente. In questo caso il liquido prodotto dall'occhio è purulento e non viene completamente espulso dall'occhio. In parte anzi vi rimane e, seccandosi, rende difficoltoso per il cavallo aprire l'occhio. In questo caso il cavallo appare decisamente più depresso e non è raro che si presenti anche un leggero stato influenzale.
Cura e prevenzione
In merito alla prevenzione si può solo cercare di ridurre al massimo la polvere sospesa nell'aria in scuderia. E' preferibile che i cavalli vivano con le finestre aperte anche durante l'inverno piuttosto che essere costretti a respirare della polvere per diverse ore ogni giorno.
Per prima cosa bisogna verificare che nell'occhio non ci siano corpi estranei. Per farlo è necessario ripulire bene le palpebre con del cotone e dell'acqua borica, aprendo l'occhio con due dita. Questa operazione va compiuta con molta attenzione, per evitare che i cavalli si ribellino alle nostre azioni. Per il resto si può intervenire con degli impacchi di acqua borica o di camomilla. In entrambe i casi otterremo un benefico effetto decongestionante. Nei casi più gravi è bene interpellare il vet che verifichi in prima persona la situazione.
Durante tutto il decorso della malattia il cavallo deve stare preferibilmente in penombra.
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