aiutiamo i cavalli polacchi

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-ocean-
view post Posted on 18/8/2006, 08:50




ogni anno, circa 100.000 cavalli sono esportati dall'Europa centro-orientale in Italia, Francia e Belgio, per essere macellati.
Questa pratica può essere descritta come uno degli aspetti più crudeli e meno controllati del commercio di animali vivi in Europa. Dieci anni fa in Polonia c'erano 1 milione di cavalli; quel numero si è ora ridotto a 500.000. I cavalli venduti ai macelli sono di tutte le forme e di tutte le taglie ma, in maggioranza, sono i pesanti cavalli da traino. La maggior parte sono di proprietà privata. Vengono mandati ai macelli anche molti cavalli da corsa e cavalli provenienti dalle scuole di ippica. Molti cavalli sono vecchi, malati, feriti, persino cechi ma, a causa dell'alta richiesta, vengono venduti persino i cavalli in buona salute e quelli giovani.
I documenti dei cavalli sono spesso falsi.

Una delle destinazioni più lontane è la Sardegna, un viaggio di 2500 km. che può richiedere fino a 95 ore. L'ispezione veterinaria è notoriamente deficitaria così, quando i cavalli raggiungono il confine della Cecoslovacchia, essi sono spesso malati o feriti. Il trasporto di animali malati o feriti è illegale e questi cavalli dovrebbero essere scaricati. Nonostante ciò, essi vengono trasportati ugualmente e, come se non bastasse, i periodi di sosta e di riposo sono ignorati. Da Cieszyn, i cavalli sono trasportati fino in Slovenia, attraverso la Repubblica Ceca e poi, attraverso la Slovacchia e l'Ungheria. Questo percorso vizioso è per evitare i controlli veterinari più rigidi che vengono effettuati in Austria. Sebbene ciò sia illegale, questa pratica continua ad essere mantenuta e ciò prolunga il tempo del trasporto di parecchie ore. Un'altra sofferenza che questi cavalli devono affrontare è poi l'affollamento. Spesso i cavalli perdono l'equilibrio all'interno del camion e cadono. Una volta a terra, è facile che essi vengano calpestati e feriti dai compagni. Per i cavalli feriti, i puledri e i piccoli pony, la ristrettezza dello spazio e il fatto che i cavalli non vengano divisi secondo la loro dimensioni, può risultare nella morte.
I cavalli caduti talvolta non riescono più ad alzarsi cosicchè, mentre si dibattono disperatamente per farlo, gli altri cavalli gli urinano e defecano sopra, gli salgono addosso o li calpestano a morte.
All'arrivo nelle località intermedie, i cavalli caduti sono trascinati fuori dai camion con delle catene oppure sottoposti a trattamenti violenti per costringerli ad alzarsi. Questi trattamenti comportano calci, colpi di mazza o elettrocuzione anale. Quando i cavalli raggiungono l'Ungheria, cioè solo la prima metà del loro viaggio, la maggior parte è ferita, esausta, disidratata o deceduta.

Una ricerca mostra che le direttive per il trasporto dell'Unione europea sono poco più che un sistema cinico che permette il perpetuarsi di un ampio commercio fuori da ogni controllo, ispezione o sanzione. Poiché in pratica, in tutta Europa, non viene effettuato nessun controllo indipendente, l' esportazione di animali vivi è un' attività
aperta a chiunque ed è improbabile che i controlli zoofili nei paesi europei possano migliorare quelli effettuati in Polonia. Ma, come le leggi polacche, sono normalmente ignorate anche le leggi UE. La redditività di questo commercio senza controlli dipende dalla possibilità di mettere in discussione la legge.


Clicate >QUI< x sapere di più sull'argomento.
 
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*cavallina*
view post Posted on 19/8/2006, 00:34




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1 replies since 18/8/2006, 08:50   101 views
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