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| (17 agosto, 2006) Corriere della Sera
ROSATE
Cavalli per disabili rubati di notte dal centro ippico
Vichi e Topo sono due bei cavalli sauri. Per quaranta bambini disabili del centro di rieducazione equestre Creah di Rosate però erano molto di più: compagni di gioco con cui trascorrere le giornate, amici, spesso gli unici, di cui prendersi cura. Ma anche la loro «medicina». Ora i ladri gliel' hanno portata via. Vichi e Topo (al secolo, Imperium), rispettivamente avellinese classe 1993 e olandese di 16 anni, sono stati rubati da un paddock della Cascina Resta a Vittuone, dove erano stati alloggiati per l' estate dai gestori dell' associazione Creah, voluta da un gruppo di genitori di ragazzi disabili. Marta, un' altra cavalla salvata solo pochi giorni fa dalla macellazione da alcuni soci della Lav, e Dinda si sono aggiunte al bottino. La banda ha agito su commissione: ha segato le sbarre del cancello della cascina, ha legato un laccio al collo degli animali e poi li ha trascinati giù per un dirupo. I proprietari dell' azienda agricola sono stati svegliati dai nitriti alle sei meno un quarto del mattino: Babe, un altro cavallo del Creah, è stato trovato con il laccio ancora al collo. La fuga gli ha risparmiato il destino che toccherà probabilmente ai suoi compagni: la macellazione clandestina. Fino a ieri pomeriggio le mamme dei bambini della scuola (il più piccolo ha appena 2 anni) non hanno avuto il coraggio di spiegare ai loro figli che non potranno più rivedere Vichi e Topo. «Anche se non erano più nel centro, tutti i giorni i bambini andavano alla pensione per dar da mangiare ai cavalli - spiega Silvia Fumagalli, pedagogista del Creah -. Quegli animali erano tutto il loro mondo». Al centro resta ora un solo cavallo, troppo anziano per fare ippoterapia. «Un mese fa il vento ha spazzato via il tetto della palestra e adesso ci hanno rubato i cavalli - commenta la pedagogista -. Se nessuno ci aiuta, rischiamo di chiudere».
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