Nell'America degli anni '30, figlia della Grande Depressione, tre storie si intrecciano attorno alla figura di un cavallo da corsa.
Charles Howard (Jeff Bridges) è il produttore delle macchine Buick e nonostante la grande crisi è riuscito a mantenere integra la sua situazione economica, ma ha perso ben di più quando il figlioletto è perito in un incidente d'auto.
Tom (Chris Cooper) è un addestratore di cavalli che li conosce bene come pochi altri, e Red (Tobey Maguire) è un giovane fantino che nella vita ha dovuto soffrire molto per tirare a campare.
Questi tre uomini entrano in contatto quando Howard compra un cavallo scartato da tutti quanti, all'apparenza un brocco: si tratta di Seabiscuit, figlio di un grande cavallo da corsa ma che non ha affatto la possanza fisica per poter gareggiare ad alti livelli.
Grazie all'allenamento di Tom e alla passione di Red il cavallo riuscirà in grandi imprese che saranno il simbolo di una nazione che inizia a vivere dopo anni di grande sofferenza.
Candidato a molti premi importanti, "Seabiscuit" è un film di egregia fattura che racconta una storia sicuramente retorica ma piuttosto interessante e coinvolgente.
Bravi i tre attori principali e belle le scene delle corse dei cavalli.
Curiosità: Chris McCarron, che veste i panni di Charles Kurtsinger, è un fantino professionista che si è ritirato dalle corse poco prima di girare il film.
La chicca: nella scena d'apertura in cui Tom Smith insegue i mustang, si può notare che sono ferrati (strano per dei cavalli allo stato brado).
La frase: "Non prendi una vita e la butti via in blocco solo perché ha qualche difettuccio."